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Contraccezione ormonale, alleata della salute e del benessere femminile
La contraccezione ormonale è una preziosa alleata della donna perché, prevenendo il rischio di gravidanze indesiderate, consente di vivere la sessualità in libertà e con serenità e di gestire la fertilità in modo responsabile e consapevole. Riveste quindi un ruolo centrale nel contribuire alla salute riproduttiva femminile, agendo sul benessere psico-fisico della donna. La contraccezione ormonale si caratterizza per i suoi vantaggi non solo “contraccettivi” (è reversibile, efficace, ben tollerata e sicura, non interferisce con la spontaneità dell’atto sessuale), ma anche per i benefici “extra-contraccettivi”, primi tra tutti la regolarizzazione del ciclo e la riduzione del dolore.1
Gedeon Richter, da sempre attenta alla salute e al benessere femminile, presenta un’ampia gamma di contraccettivi ormonali: con il consulto del ginecologo, ogni donna può trovare una risposta in base alle proprie esigenze personali.
In Italia 1 gravidanza su 4 è indesiderata e solo il 16% delle donne fa uso dei contraccettivi ormonali.¹
A limitare l’utilizzo della contraccezione ormonale concorrono svariati fattori: la disinformazione, il costo, il timore di aumento del peso corporeo (16%).¹
I benefici della contraccezione ormonale combinata
La pillola contraccettiva estroprogestinica non ha solo la funzione di prevenzione del concepimento, ma può essere un’utile alleata della donna nei disturbi correlati al ciclo e in altre situazioni cliniche. Dopo un iniziale periodo di adattamento, nell’assunzione prolungata e regolare, la pillola contribuisce a mantenere il ciclo mestruare regolare, meno intenso, più breve e meno doloroso.
I benefici della contraccezione ormonale combinata impattano su:
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DISMENORREA
È il dolore che accompagna il ciclo mestruale. Nella maggior parte dei casi è un sintomo (dismenorrea primaria), mentre in alcuni casi si riconosce una patologia pelvica (come ad esempio l’endometriosi): in questo caso si parla di dismenorrea secondaria. Nella dismenorrea primaria il dolore è presente solo nei cicli ovulatori, compare in genere alcune ore prima del flusso e raggiunge la massima intensità nei primi 2 giorni. Un modo per risolvere questo problema è la soppressione dell’ovulazione, condizione che si ottiene con qualsiasi tipo di pillola contraccettiva.
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SINDROME PREMESTRUALE
È l’insieme di sintomi, psicologici e somatici, che si manifestano in molte donne prima della comparsa del flusso mestruale. Sono correlati alla fase post-ovulatoria (luteale) del ciclo mestruale. I sintomi psicologici sono: depressione, irritabilità, ansia, confusione, perdita di interesse nei rapporti sociali; quelli somatici: tensione mammaria, gonfiore addominale, cefalea, edema delle estremità. La pillola contraccettiva esercita un effetto benefico su questi sintomi, in quanto blocca l’ovulazione e quindi impedisce che si realizzi la fase luteale, verosimilmente all’origine degli stessi. Alcuni tipi di pillole sono maggiormente efficaci nell’alleviare questi sintomi, in particolare il senso di gonfiore, in quanto agiscono riducendo la ritenzione idrica.
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PROBLEMI DI CUTE E CAPELLI GRASSI, ACNE E IRSUTISMO
La cute e i capelli grassi, l’acne o l’irsutismo (presenza abnorme di peli in sedi dove sono normalmente assenti nelle donne: labbro superiore, mento, addome, schiena, areola del capezzolo, petto, regione sovrapubica) sono fenomeni che possono comparire in età fertile per un eccesso di androgeni, gli ormoni maschili, una componente indispensabile della fisiologia femminile. Un eccesso di questi ormoni, o comunque della loro azione biologica, cioè uno stato di iperandrogenismo, può portare conseguenze negative che vanno oltre gli aspetti estetici e si ripercuotono sulla vita sociale e relazionale, mentre nei casi più gravi, sottesi da anomalie del profilo endocrino e metabolico, possono incidere sul rischio cardiovascolare e metabolico.
In presenza di segni di iperandrogenismo è bene consultare uno specialista, che provvederà a prescrivere indagini appropriate per un corretto inquadramento diagnostico (ad esempio per escludere o meno la presenza di un ovaio policistico). La maggior parte delle donne non presenta anomalie biochimiche e può risolvere questo problema con l’assunzione di un contraccettivo con caratteristiche antiandrogeniche.
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CICLI ABBONDANTI
Molte donne, soprattutto nel periodo che precede la menopausa (premenopausa), soffrono di cicli abbondanti (menorragie). La perdita di sangue cospicua può portare conseguenze sulla salute, come ad esempio l’anemia sideropenica (da carenza di ferro) e sintomi come stanchezza e vertigini. Attualmente si tende sempre più ad adottare un trattamento conservativo, quindi medico, piuttosto che una soluzione chirurgica radicale come l’isterectomia, che comporterebbe conseguenze negative importanti come ad esempio una menopausa precoce. La pillola può essere molto utile in questi casi, soprattutto i composti a basso dosaggio. Occorre solo un po’ di pazienza all’inizio dell’assunzione in quanto possono comparire sanguinamenti irregolari.
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ENDOMETRIOSI
È una patologia estrogeno-dipendente che colpisce le donne in età fertile, una donna su 10 ne soffre (3 milioni in Italia).
È caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori della cavità uterina e induce un’azione infiammatoria cronica impattando negativamente sulla salute e sul benessere delle donne. I sintomi più comuni sono: dolore pelvico cronico, dismenorrea severa, dispareunia profonda, stanchezza cronica, infertilità.Trattandosi di una condizione cronica e progressiva, l’endometriosi richiede una gestione a lungo termine e il coinvolgimento della donna affinché possa compiere una scelta informata e consapevole.
Le raccomandazioni italiane invitano, infatti, a considerare nella scelta del trattamento le caratteristiche e le esigenze di ogni singola paziente, l’età e il relativo potenziale di fertilità.
Per saperne di più, vai alla sezione PATOLOGIE BENIGNE UTERINE.
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PROTEZIONE DAL CARCINOMA DELL’ENDOMETRIO E DELL’OVAIO
Nel bilancio rischi/benefici della pillola contraccettiva vi è sicuramente la protezione da alcuni tipi di cancro, come quello del colon-retto, dell’ovaio e dell’endometrio, come hanno dimostrato ampi studi epidemiologici. Nel caso del carcinoma endometriale e di quello all’ovaio il rischio si riduce addirittura del 50% e l’effetto protettivo degli estroprogestinici persiste per più di 20 anni dopo la sospensione. Tutte le pillole estro-progestiniche sono in eguale misura efficaci nell’esplicare questo effetto protettivo.
I vantaggi della pillola con solo progestinico
In alcune situazioni, come dopo il parto o in seguito a un aborto, o durante l’allattamento, le donne non possono assumere estrogeni, perché sono più propense allo sviluppo di tromboembolie.
La pillola con solo progestinico (nota come “minipillola”) è proprio indicata in questi casi. Può essere assunta anche da donne con problemi di obesità o dalle fumatrici.
Altre situazioni in cui la “minipillola” può essere indicata è nelle donne con tendenza alle cefalee e all’emicrania: alcuni studi hanno evidenziato un miglioramento della frequenza e dell’intensità delle crisi emicraniche rispetto all’uso della pillola combinata, con un minore riscorso agli analgesici (FANS).
Le donne con questo problema dovrebbero comunque sottoporsi a un’accurata visita specialistica prima di assumere una pillola. Infine, anche nell’endometriosi la pillola con solo progestinico trova un’indicazione specifica, anche dopo il trattamento chirurgico. L’efficacia contraccettiva della pillola con solo progestinico è sovrapponibile a quella della pillola combinata e deve essere assunta tutti i giorni, senza pause, regolarmente alla stessa ora.
Perché scegliere i Sistemi a rilascio intrauterino (IUS)
Tra i contraccettivi ormonali reversibili a lunga durata (LARC) ci sono i sistemi intrauterini a rilascio di levonorgestrel (IUS-LNG).²
L’utilizzo di sistemi contraccettivi a lungo termine causa meno stress alla donna rispetto ai metodi che prevendono una terapia quotidiana.³
In generale, i LARC sono indicati per tutte le donne, indipendentemente dall’età, che richiedono un contraccettivo reversibile, con elevata efficacia, sicurezza e di lunga durata e che non gradiscono l’assunzione giornaliera, settimanale o mensile, e le terapie orali.²
Le Linee Guida Italiane redatte dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO), dall’Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (AOGOI) e Associazione Ginecologi Universitari Italiani (AGUI) ritengono che la contraccezione intrauterina può essere considerata come prima scelta nella maggior parte delle donne, tra cui le adolescenti e le nullipare.²
Trova indicazione anche alla donna sopra i 40 anni, per queste ragioni: frequenza dei rapporti, declino naturale della fertilità, problemi sessuali, desiderio di avere benefici non contraccettivi, irregolarità mestruali, patologie concomitanti. ²
I sistemi intrauterini a rilascio di levonorgestrel (IUS-LNG) sono da privilegiare in caso di flussi mestruali abbondanti, sindrome premestruale, endometriosi (anche del setto retto-vaginale), adenomiosi, iperplasia endometriale (alto grado di regressione nelle forme non atipiche, anche in iperplasia con atipie sotto stretto monitoraggio), presenza di miomi (non endocavitari).²
Sono inoltre indicati per le donne che non possono assumere estrogeni, in allattamento e post-partum, e in caso di obesità, ipertensione, familiarità di 1° grado per trombosi venosa profonda o embolia polmonare, trombosi venosa superficiale, cefalea, emicrania con aura.²
Bibliografia
- Fondazione Onda Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere - DONNE E ACCESSO ALLA CONTRACCEZIONE ORMONALE, Marzo 2019 - https://www.ondaosservatorio.it/ondauploads/2018/04/Documento-istituzionale-contraccezione.pdf
- Società italiana della contraccezione SIC, La scuola italiana della contraccezione, Edizione Minerva, 2008
- Valeriu G et al. Book of Abstracts: The 15th Congress of the European Society of Contraception and Reproductive Health. The European Journal of Contraception & Reproductive Health Care, 2018; 23: sup1,1-143.2 – Leggi l’articolo